News - 07 aprile 2025, 09:00

Al via Vinitaly 2025: il "nettare degli dei" vale 42 miliardi l’anno e rappresenta l’1,1% del PIL italiano

57 anni di storia: il racconto contemporaneo del nettare degli dei. Il World Wine Business Made in Italy è in pieno fermento

Al via Vinitaly 2025: il "nettare degli dei" vale 42 miliardi l’anno e rappresenta l’1,1% del PIL italiano

Giunto alla sua 57ª edizione, è in corso a Verona dal 6 al 9 aprile Vinitaly 2025, il salone internazionale dei vini e dei distillati. Un punto di riferimento strategico per il settore vitivinicolo italiano e per la promozione dell’enologia Made in Italy nel mondo.
Con la partecipazione di 4 mila aziende distribuite su 18 padiglioni, con operatori provenienti da 140 Paesi e l’arrivo di 30 mila buyers internazionali si sono aperte ufficialmente le porte della illustre Kermesse che rappresenta uno dei patrimoni socioculturali più pregiati, antichi e radicati, la Wine culture all’Italiana. 
Oltre al ruolo nevralgico per il business Enologico delle imprese nel mondo, Vinitaly 2025 conferma un’amplia offerta espositiva nel suo spazio fieristico, anche con i giorni aperti ai Wine lovers di tutto il globo. 
Enolitech, il salone dedicato alle innovazioni tecnologiche applicate alla vitivinicoltura e al beverage con le migliori soluzioni high-tech e digital per tutta la filiera. 
Vinitaly Bio, il salone dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero. 
Vinitaly Mixology, dedicato alla Mixology, l’arte di creare cocktail sperimentando attraverso la miscelazione di alcolici e bevande, a integrazione di vino o distillati. 
Micro Mega Wines , la sezione del Vinitaly dedicata ad alcune delle migliori aziende vitivinicole italiane caratterizzate da vini dai piccoli volumi di produzione nati da varietà d’uva e territori unici. 
L’International Wine Hall, il salone dedicato alle produzioni internazionali, ospita anche un’area tasting con un ricco programma di degustazioni guidate.
Vinitaly Tasting - The DoctorWine Selection è lo spazio di degustazione organizzato da Vinitaly in collaborazione con DoctorWine by Daniele Cernilli. 
Xcellent Beers, il salone della birra che mancava: un approfondimento a 360 gradi sul mondo brassicolo, dedicato alle produzioni nazionali e internazionali.

Ma oltre al valore inestimabile identitario e culturale riconosciuto nel mondo intero, qual è il valore economico della filiera Vitivinicola Italiana? 
Tra impatto diretto, indiretto e indotto, l’Industria Enologica Made in Italy ricava annualmente 45,2 miliardi di euro con un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro, rappresentando il 1,1 % del Pil Italiano, occupando 303 mila persone. Il vino si posiziona al secondo posto per surplus commerciale, subito dopo gioielleria e oreficeria, e davanti a pelletteria, abbigliamento, macchine per il packaging e calzature. Con un saldo commerciale in crescita del +58%, è il principale traino del settore agroalimentare.
All’impatto economico complessivo della filiera vitivinicola contribuisce in modo significativo anche il turismo enologico, che coinvolge ogni anno circa 15 milioni di persone – tra viaggiatori ed escursionisti – con una spesa media giornaliera di 124 euro, superiore del 13% rispetto a quella del turista medio. Il valore complessivo generato si stima in 2,6 miliardi di euro.
Non a caso, tra le novità del Vinitaly 2025, è stata introdotta Vinitaly Tourism: una giornata dedicata agli operatori del settore turistico, con l’obiettivo di sviluppare nuove esperienze di enoturismo e valorizzare il legame tra vino e territorio

Le nuove sfide... 
Dai dazi minacciati dagli Stati Uniti – che, con un’aliquota fino al 20%, hanno dichiarato guerra commerciale al settore – al contesto geopolitico sempre più instabile, il vino italiano affronta sfide decisive. Gli USA, primo importatore al mondo, rappresentano un mercato fondamentale: il solo comparto di vini, spiriti e aceti italiani vale oltre 2 miliardi di euro in esportazioni, coinvolgendo 40.000 imprese e più di 450.000 lavoratori lungo l’intera filiera.
L’Italia esporta il 40% del vino che produce, posizionandosi al secondo posto tra gli esportatori mondiali, subito dopo la Francia. A questo si aggiungono le sfide poste dal cambiamento climatico, dalle nuove tendenze di consumo – come i prodotti no/low alcol e l’ideologia salutista – fino alle recenti modifiche normative del Codice della Strada. Il comparto enologico italiano si trova oggi al centro di una fase di profonda transizione, chiamato ad affrontare trasformazioni complesse e strategiche.

L’Evento 
Itinerante al Vinitaly è in corso a Verona il ricchissimo programma di “Vinitaly and the City “2025 con oltre 70 eventi tra degustazioni, masterclass, conferenze, incontri, wine talk, visite guidate, arte, musica e spettacolo. Un format vincente di enoturismo urbano che coinvolge 515 cantine presenti con le proprie etichette in degustazione. 

Nota 
I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato; le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e la vite ad alberello di Pantelleria sono riconosciute come Patrimonio dell’UNESCO. 
Anche due tecniche vitivinicole italiane fanno parte dei “patrimoni orali e immateriali dell’umanità”, la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria e L'arte del muretto a secco.

Eradis Josende Oberto

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