News - 31 marzo 2025, 12:00

Regime fiscale ordinario? Quattro le tassazioni obbligatorie

Per il contribuente regole e requisiti specifici

Regime fiscale ordinario? Quattro le tassazioni obbligatorie

Pronti per mettervi in proprio? Le procedure e le regole che professionisti e società devono seguire per essere in regola per quel che concerne la sfera fiscale e quella legale variano a seconda del regime contabile che viene adottato. Tra i regimi in vigore nel nostro Paese che impongono tassazioni differenti tra loro, il Regime Fiscale Ordinario prevede tassazioni specifiche: dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), dall’imposta sul reddito delle società (IRES) all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP); tutte tasse obbligatorie per i titolari di questo regime che – di norma – viene suggerito dal commercialista in base a specifici requisiti,

Il sito dell’Agenzia delle Entrate sottolinea che – se i compensi del contribuente superano centomila euro annui – lo stesso deve adottare regole ordinarie di determinazione del reddito.

Per dare un’idea semplice riguardo agli obblighi dei contribuenti che adottano tale regime, va detto che, prima di tutto l’IVA, deve essere applicata in fattura, con un’aliquota variabile in base alla tipologia di bene o servizio trattato. Dal 4% per i beni di prima necessità, al 10% per altri settori. Mentre l’IVA al 22% si applica sugli altri beni.

Riguardo all’IRPEF, deve essere pagata da persone fisiche con redditi appartenenti a categorie con redditi precisi: dal fondiario al reddito di capitale, da quello da lavoro dipendente all’ autonomo, dal reddito di impresa a redditi diversi. È obbligatorio pagare l’IRPEF per il libero professionista o la ditta individuale. Non vi è l’obbligo per società sia di persone che capitali. Non è, altresì, applicata alla No Tax Area che rappresenta quel valore di reddito al di sotto del quale la persona fisica è esclusa da imposizione fiscale. 
I redditi da lavoro autonomo sono esenti fino al limite di 5.500 euro annui. Va precisato che questa tassa è un’imposta progressiva, ovvero cresce con l’aumento del reddito. Nell’ultima Legge di Bilancio 2025 sono stati definiti tre scaglioni di reddito e le corrispondenti aliquote progressive.

Nella tassazione del Regime Ordinario è d’obbligo anche l’imposta sul reddito delle società: vale per società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative, società di mutua assicurazione, gli enti pubblici e privati diversi dalle società. Ed ancora, i trust, le società e gli enti di ogni tipo con o senza personalità giuridica non residenti sul territorio dello Stato. In vigore attualmente è l’aliquota IRES del 24%. È importante sapere che la percentuale viene applicata in base al reddito, un’operazione piuttosto complicata per la quale è consigliabile il supporto di un esperto commercialista. Con la recente Legge di Bilancio 2025 è possibile applicare tale aliquota con una riduzione del 20%. Ma tale IRES - detta premiale - vale solamente per il periodo d'imposta 2025, con specifiche condizioni.

Ultima voce obbligatoria per le imprese riguardo alla tassazione sul Regime Ordinario è la tassa IRAP, che ha attualmente l’aliquota del 3,9% e può essere ridotta od aumentata a discrezione di ogni regione, fino a un massimo di 0,92 punti percentuali. Tale imposta non è dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni, nonché da liberi professionisti e ditte individuali. Anche in questo caso, il conteggio non è semplicissimo e rende necessario il supporto di un consulente.

Emilio Sturla Furnò

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