Marketing - 14 marzo 2025, 14:21

Come funzionano e come sono regolati i contratti dei calciatori professionisti

Come funzionano e come sono regolati i contratti dei calciatori professionisti

Il calcio professionistico italiano è organizzato in diversi campionati, tra cui la Serie A, la Serie B e la Serie C. La Serie A rappresenta il massimo livello, seguita dalla Serie B e dalla Serie C, che è suddivisa in tre gironi. Questi campionati offrono un'ampia gamma di opportunità sia per i calciatori che per gli appassionati, inclusi coloro che amano scommettere sulle partite. 

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Il contratto del calciatore professionista: la struttura e le normative

Il rapporto tra un calciatore professionista e una società sportiva è regolato da un contratto di lavoro specifico, conforme alle normative stabilite dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e dall'Associazione Italiana Calciatori (AIC). Questo contratto, denominato "contratto tipo", deve essere redatto in tre esemplari: uno per la società, uno per il calciatore e uno da depositare presso la Lega di competenza. La mancata conformità a questo modello può comportare la nullità del contratto stesso. 

Durata e tipologie di contratto

La durata del contratto è un aspetto fondamentale. Secondo le normative FIFA, un contratto può avere una durata massima di cinque anni (anche se, di recente, in Inghilterra sono stati consentiti contratti più lunghi). Tuttavia, per i giovani calciatori, il primo contratto professionistico può avere una durata massima di tre anni. Questo limite è stato introdotto per tutelare i giovani atleti e garantire loro una certa flessibilità nella gestione della propria carriera. ​

Clausole contrattuali: l’esempio della clausola rescissoria

Una delle clausole più discusse nei contratti dei calciatori è la clausola rescissoria. Questa clausola prevede la possibilità per il calciatore di rescindere unilateralmente il contratto previo pagamento di una somma predeterminata. L'importo della clausola è spesso elevato, con l'obiettivo di dissuadere altre società dall'acquistare il giocatore o di garantire un significativo ritorno economico alla società in caso di trasferimento. È importante notare che, nel diritto italiano, il termine corretto sarebbe "clausola di recesso", poiché la "rescissione" si riferisce a situazioni diverse nel contesto giuridico.

I diritti e i doveri del calciatore

Il contratto stabilisce chiaramente i diritti e i doveri del calciatore. Tra i principali obblighi vi sono la partecipazione agli allenamenti, il rispetto delle direttive tecniche e comportamentali della società e l'adozione di uno stile di vita compatibile con l'attività professionale. D'altro canto, il calciatore ha diritto a un compenso pattuito, alla tutela sanitaria e al rispetto della propria dignità professionale. Inoltre, grazie all'intervento dell'AIC, sono stati ottenuti diritti come l'assicurazione contro gli infortuni e l'istituzione di un fondo per l'indennità di fine carriera.

Accordi collettivi e tutele sindacali

L'Associazione Italiana Calciatori svolge un ruolo cruciale nella tutela dei diritti dei calciatori. Attraverso la negoziazione di accordi collettivi con la FIGC e le leghe professionistiche, l'AIC garantisce condizioni contrattuali e lavorative adeguate. Questi accordi coprono aspetti come i minimi salariali, le condizioni di trasferimento, le tutele in caso di infortuni e le modalità di risoluzione delle controversie. Ad esempio, l'accordo collettivo stipulato il 10 marzo 2023 tra FIGC, Lega Serie A e AIC, valido fino al 30 giugno 2024, rappresenta un punto di riferimento per la regolamentazione dei rapporti di lavoro nel calcio professionistico italiano.

Il processo di trasferimento e le indennità

Il trasferimento di un calciatore da una società a un'altra è regolato da normative precise. Oltre alla clausola rescissoria, esistono meccanismi come le indennità di preparazione e promozione, destinate alle società che hanno contribuito alla formazione del calciatore. Queste indennità hanno lo scopo di compensare le società per l'investimento effettuato nella crescita del giocatore, soprattutto quando questo si trasferisce a un club di livello superiore. 

La risoluzione anticipata del contratto

La risoluzione anticipata del contratto può avvenire per diverse ragioni, tra cui inadempienze contrattuali, accordo reciproco o esercizio della clausola di recesso. In caso di inadempienze, come il mancato pagamento degli stipendi, il calciatore ha il diritto di richiedere la risoluzione del contratto e, in determinate circostanze, lo svincolo per morosità. Questo strumento è fondamentale per garantire la tutela dei diritti economici e professionali del giocatore. ​

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