News - 04 marzo 2025, 17:48

Regione Toscana: Ruolo e futuro della cooperazione internazionale, un convegno giovedì 6 marzo

Una riflessione a tutto tondo su ruolo, compiti e potenzialità delle attività di cooperazione internazionale alla luce degli scenari attuali, caratterizzati da guerre e grandi tensioni. E’ questo l’obiettivo del convegno organizzato dalla Regione Toscana e in programma giovedì 6 marzo nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo 10 a Firenze.

Regione Toscana: Ruolo e futuro della cooperazione internazionale, un convegno giovedì 6 marzo

L’iniziativa, dal titolo “Cooperazione tra territori, un percorso tra emergenza, sviluppo e pace”, si propone di affrontare il tema della relazione tra cooperazione e conflitti nell’ottica di una rivalutazione e di un rilancio della cooperazione tra i territori e al fine di rilanciare l’attività politica della Regione in questo ambito.
Dopo i saluti istituzionali del presidente Eugenio Giani (ore 9.15), la mattinata di lavoro si svilupperà con gli interventi introduttivi di Serena Spinelli, assessora regionale alla cooperazione internazionale, e di Alfiero Ciampolini, del Forum attività internazionali della Toscana. Seguiranno testimonianze di autorità locali mediorientali, interventi di responsabili delle Ong, di Anci Toscana e di sindaci toscani.

Il pomeriggio sarà invece dedicato al tema dei diritti umani e del diritto internazionale, partendo da un’analisi del contesto a cura di  Francesca Albanese, relatrice ONU sui territori occupati e di Alessandra Annoni, docente dell’università di Ferrara, seguita da interventi specifici sul diritto alla salute e testimonianze dirette  sull’impegno della società civile palestinese e sulla condizione degli arabi israeliani.
Le conclusioni, previste per le ore 17, saranno svolte da Serena Spinelli.

“L’evento – sottolinea l’assessora Spinelli - intende essere non solo un momento di approfondimento su ‘se e come’ la cooperazione allo sviluppo può essere uno strumento per sostenere i processi di pacificazione prima e la pace poi, ma anche su come la cooperazione possa essere un ambito in cui la politica esprime una posizione rispetto alle dinamiche internazionali attuali e future. Alla luce del radicale cambiamento del contesto indotto dalla guerra, elemento fondamentale della discussione sarà rappresentato dalla relazione con i partner locali, che dovrà essere finalizzata a recuperare il ‘vuoto di solidarietà’ che ha caratterizzato questo periodo”.

c.s.

SU