Il lieve miglioramento rilevato sul versante della produzione industriale a novembre è un ulteriore segnale di una fine del 2024 caratterizzata da una diffusa contraddittorietà delle evidenze congiunturali. Da una parte occupazione e vendite al dettaglio mostrano piccoli cedimenti, dall’altra presenze turistiche, anche nella componente italiana, e produzione migliorano su base mensile.
Assumiamo come punto fermo che la domanda delle famiglie continua a privilegiare i servizi. A farne le spese è anche il commercio elettronico che, a novembre su base tendenziale, per la prima volta dal 2015 mostra una variazione negativa a valori correnti, nonostante un tonico Black Friday.
Va evidenziato come nello stesso mese di novembre la produzione di beni di consumo abbia registrato un miglioramento, consolidando i segnali di recupero emersi a ottobre, elemento che fa ritenere possibile un recupero della domanda di beni nel breve periodo.
Nel complesso, per una valutazione macroeconomica relativa all’ultima parte dello scorso anno, riteniamo moderatamente prevalenti gli indizi positivi rispetto a quelli negativi. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.