News - 15 gennaio 2025, 10:08

Al via dal 5 febbraio lo sportello per accedere ai Mini Contratti di Sviluppo nel Mezzogiorno

L'incentivo è volto a sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, legati alle tecnologie critiche

Al via dal 5 febbraio lo sportello per accedere ai Mini Contratti di Sviluppo nel Mezzogiorno

Sarà operativo, dal 5 febbraio fino all'8 aprile, lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai Mini Contratti di Sviluppo, il nuovo strumento introdotto nell’ambito del Decreto Legge Coesione. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha, infatti, emanato una direttiva che definisce le aree tematiche e gli indirizzi operativi per l'utilizzo di risorse aggiuntive del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, programmazione 2021-2027.

Con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, l’incentivo è volto a sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, legati alle tecnologie critiche. 100 milioni di euro sono destinati per sostenere gli investimenti delle Pmi, mentre 200 milioni per sostenere gli investimenti delle Pmi e delle imprese di grandi dimensioni, in particolare sono destinati al finanziamento di programmi di sviluppo industriale e di programmi per la tutela ambientale e una minima parte (50 milioni) sono assegnati a programmi di sviluppo di attività turistiche.

Un importo compreso tra 5 e 20 milioni di euro, è finalizzato a sostenere lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche, nonché a salvaguardare e rafforzare le rispettive catene del valore, negli ambiti previsti dal regolamento europeo che istituisce la piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Step).

Per favorire lo sviluppo delle aree del Mezzogiorno, il mini contratto di sviluppo finanzia proprio progetti di questo tipo e si rivolge alle imprese di tutte le dimensioni nella cosiddetta zona Zes, Zona Economica Speciale, comprendente i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le richieste dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma informatica di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, che curerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni, per conto del Ministero.

Daniela Pellegrino

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