Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato il decreto che dispone l’assegnazione di circa 500 milioni di euro per promuovere la crescita sostenibile, la competitività, lo sviluppo e la fabbricazione delle cosiddette tecnologie critiche. Nello specifico, le risorse saranno destinate a promuovere programmi di sviluppo o la fabbricazione di quelle tecnologie come le tecnologie digitali e deep tech, biotecnologie, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, previste dal Regolamento della Piattaforma di Tecnologie Strategiche per l'Europa (STEP), realizzata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo.
Gli incentivi verranno dati alle imprese attraverso i Contratti di sviluppo e saranno destinati alla realizzazione di programmi che perseguiranno sia gli obiettivi generali del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività, sia quelli più specifici del Regolamento STEP, presentati esclusivamente da PMI ed anche per la realizzazione di programmi afferenti ai soli ambiti del Regolamento STEP, presentati da PMI e imprese di grandi dimensioni.
Le spese ammissibili sono quelle relative all'acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, necessarie alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni, come acquisto di suolo aziendale e sue sistemazioni; opere murarie e assimilate; infrastrutture specifiche aziendali; macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell'investimento complessivo ammissibile. Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al progetto d'investimento, nella misura massima del 4 per cento dell'importo complessivo ammissibile per ciascun progetto, fermo restando che la relativa intensità massima dell'aiuto è pari al 50. Inoltre, dovranno risultare conformi ai criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali europei applicabili al periodo di programmazione 2021 – 2027.
Per accedere agli incentivi dedicati, i progetti d’investimento produttivo o di ricerca e sviluppo dovranno:
• realizzarsi presso un’unità produttiva ubicata nelle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;
• garantire il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali;
• interessare i settori delle tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette; biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici;
• contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione nei settori di riferimento;
• prevedere significativi avanzamenti tecnologici e la produzione delle tecnologie su scala commerciale.
La misura sarà gestita, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, che svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni. Si attende a breve un provvedimento direttoriale dove saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande, dove verranno fornite ulteriori specificazioni anche in riferimento alle caratteristiche dei programmi di sviluppo e alle spese ammissibili.
Oltre alle nuove istanze, al bando potranno accedere anche le domande di Contratti di sviluppo già presentate il cui iter risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.