News - 29 novembre 2024, 15:22

Verso una Sanità Umanizzata: il Modello del Professor Massimo Robiony

Umanizzazione delle cure come pilastro per la salute del futuro

Verso una Sanità Umanizzata: il Modello del Professor Massimo Robiony

L’idea innovativa: mettere la persona al centro

Il progetto “Salute e Umanizzazione delle Cure: un modello di innovazione sociale per una Sanità di Eccellenza”, ideato dal professor Massimo Robiony, rappresenta una rivoluzione nel modo di concepire la medicina. Ordinario di Chirurgia Maxillo-Facciale e Direttore del Dipartimento Testa Collo e Neuroscienze dell'ASUFC, Robiony propone una visione in cui il progresso medico e tecnologico non può prescindere dall'umanizzazione delle cure, intesa come valore fondante di un sistema sanitario eccellente.

Attraverso questo progetto, l’obiettivo è ripensare la sanità del futuro, collocando la centralità della persona al cuore delle dinamiche cliniche, assistenziali e organizzative.
Gli Stati Generali: verso la Carta di Udine

Il 30 novembre l’Università degli Studi di Udine ospiterà gli Stati Generali per l'Umanizzazione delle Cure e il Benessere Organizzativo. L’evento rappresenta un momento di confronto tra istituzioni, accademici, professionisti della salute e rappresentanti del terzo settore, con l’intento di promuovere un cambio di paradigma nel sistema sanitario.

Il culmine della giornata sarà la presentazione della Carta di Udine per l’Umanizzazione delle Cure e il Benessere Organizzativo, un documento scientifico che traccia linee guida per costruire una sanità fondata sull’inclusione, la dignità e il rispetto della persona.

Una visione europea e internazionale

A guidare i lavori sarà lo stesso Massimo Robiony, presidente degli Stati Generali e membro del Tavolo tecnico ministeriale per l’umanizzazione delle cure del Ministero della Salute. Tra i partecipanti di rilievo spiccano:

   Sandra Gallina, Direttrice della Direzione Generale Salute della Commissione Europea, che offrirà una visione comunitaria della sanità;
   Monsignor Mauro Cozzoli, che presenterà il Manifesto “Dignitas Curae”;
   Rita Charon, della Columbia University, pioniera della medicina narrativa, con un intervento sul valore internazionale dell’umanizzazione delle cure.

Un dialogo tra istituzioni e società civile

La giornata vedrà interventi di esperti nazionali e internazionali. Tra questi, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Rocco Bellantone, e rappresentanti di importanti enti come Agenas e Fiaso. Il dibattito sarà arricchito dalla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che sottolineeranno l’urgenza di ripensare il sistema sanitario per adattarlo ai nuovi bisogni della popolazione.

La Carta di Udine: un punto di partenza per un nuovo Rinascimento sanitario

La Carta di Udine non è solo un documento tecnico, ma una riflessione collettiva e interdisciplinare. Nata dalla collaborazione tra esperti di diverse discipline, essa sottolinea l'importanza di un sistema sanitario che sia non solo tecnologicamente avanzato, ma anche eticamente solido e culturalmente consapevole.

La visione proposta mira a integrare competenze sanitarie con quelle di figure emergenti come ingegneri, statistici, sociologi e giuristi, per costruire una medicina a 5P: Preventiva, Predittiva, Partecipativa, Personalizzata e di Precisione.

Conclusioni: il ruolo centrale del professor Robiony

Massimo Robiony si distingue come il motore di questa iniziativa, guidando il dibattito su un tema che tocca direttamente la vita di ogni cittadino. Con il suo progetto, getta le basi per un sistema sanitario che non si limiti a curare, ma si prenda realmente cura delle persone, valorizzando il legame tra etica, innovazione e umanità.

La Carta di Udine e il Manifesto Dignitas Curae rappresentano due pilastri fondamentali per il rilancio della sanità pubblica italiana e internazionale. Un invito a guardare al futuro con speranza e determinazione, mettendo al centro non solo il paziente, ma l’essere umano nella sua complessità.

Redazione

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