Inserito nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese, il nuovo piano Transizione 5.0, mette a disposizione, nel biennio 2024-2025, una dotazione finanziaria di 6,3 miliardi di euro.
In linea con le azioni previste dal piano Europeo per l’energia (REPowerEU), si pone l’obiettivo di favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, rispondendo alle sfide poste dalle transizioni gemelle, digitale ed energetica. Nello specifico, il Piano ha l’obiettivo di sostenere la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili.
La misura consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta per i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025, aventi ad oggetto investimenti effettuati in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa che permettano di conseguire complessivamente una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive localizzate nel territorio nazionale, non inferiore al 3% o, in alternativa, dei processi produttivi interessati dall’investimento non inferiore al 5%. L’ammontare del credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi.
Le richieste per il riconoscimento del credito d’imposta potranno essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma informatica del sito del Gestore dei Servizi energetici (GSE), il portale per la gestione della misura, accedendo tramite SPID all’apposita sezione “Transizione 5.0”, dall’Area Clienti, previa registrazione, utilizzando i modelli e le istruzioni di compilazione ivi disponibili.
Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa. Sono, tuttavia, escluse dal beneficio le imprese:
a) in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposte ad altra procedura concorsuale, dal codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa;
b) destinatarie di sanzioni interdittive;
c) che non rispettino le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e inadempienti rispetto agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Concorrono alla base di calcolo per la determinazione del credito d’imposta, le spese e gli investimenti relativi a:
a) beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati;
b) beni materiali per autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili;
c) formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi.
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31/12/2025, decorsi cinque giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte di GSE.
L’eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è utilizzabile in seguito, in cinque quote annuali di pari importo.