La Banca d'Italia, nel suo ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, evidenzia come l'attuale contesto macrofinanziario italiano si mantenga nel complesso stabile dalla scorsa primavera. Tuttavia, l'istituto sottolinea che le tensioni geopolitiche internazionali e la fragilità del quadro economico continuano a rappresentare elementi di rischio significativi.
Secondo il rapporto, la recente riduzione dei tassi di interesse potrebbe contribuire a stimolare positivamente l'economia del Paese. Le condizioni dei mercati finanziari nazionali vengono descritte come "complessivamente favorevoli", con il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi in progressiva riduzione. Inoltre, la liquidità di mercato si mantiene su livelli distesi e la volatilità è rimasta contenuta, nonostante alcune oscillazioni temporanee durante le turbolenze estive sui mercati internazionali.
Previsioni economiche e rischi al ribasso
La Banca d'Italia ricorda anche le previsioni del PIL incluse nell'ultimo bollettino economico. Si stima una crescita dello 0,6% per il 2024, che salirà all'1,0% nel 2025 e all'1,2% nel 2026. Se si considera l'effetto delle giornate lavorative, queste proiezioni si adeguano rispettivamente allo 0,8%, 0,9% e 1,3%. Tuttavia, l'istituto di via Nazionale sottolinea che tali prospettive sono soggette a rischi prevalentemente al ribasso, alcuni dei quali si sono già concretizzati nel terzo trimestre.
Sul fronte inflazione, le stime confermano un tasso dell’1,1% per il 2023, destinato a salire all'1,6% nei due anni successivi. Questi dati evidenziano un quadro economico in evoluzione, in cui la cautela resta necessaria per fronteggiare le incertezze globali e le criticità strutturali del sistema economico italiano.
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