Testo Daniela Pellegrino
Da alcuni giorni è nuovamente attivo lo sportello dei Contratti di Sviluppo per il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Lo sportello era stato chiuso temporaneamente a fine dicembre dello scorso anno, in previsione dell’adeguamento della normativa ai nuovi orientamenti per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali.
Come ogni Contratto di Sviluppo, anche per questo settore, sono previste le seguenti agevolazioni finanziarie:
- contributo a fondo perduto in conto impianti;
- contributo a fondo perduto alla spesa;
- finanziamento agevolato;
- contributo in conto interessi.
L’investimento minimo richiesto per i progetti di trasformazione di prodotti agricoli è di 7,5 milioni di euro. L’entità degli incentivi non è definita perché dipende dalla tipologia di progetto, di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione, dipende dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Gli incentivi, infatti, sono diversi per progetti e finalità.
La misura è gestita da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che valuta i progetti, concede ed eroga le agevolazioni, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, sulla piattaforma dedicata sul sito di Invitalia, o da una singola impresa o da una rete di imprese o soggetti che si mettono insieme, attraverso il rappresentante legale o un procuratore speciale. Nel caso in cui il Contratto di Sviluppo viene realizzato da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete, l’organo comune, appositamente nominato, agisce come mandatario dei partecipanti al Contratto e assume in carico tutti gli adempimenti formali.
Per presentare la domanda di agevolazione, per l’impresa proponente che promuove l’iniziativa imprenditoriale, sarà necessario:
- essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE);
- accedere alla piattaforma dedicata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati;
- disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Per completare l’operazione, bisognerà richiedere, altresì, la procedura dell’Accordo di Sviluppo per cui è necessario compilare il modulo predisposto, sempre sul sito di Invitalia, sottoscriverlo digitalmente e inviarlo all’indirizzo PEC cds2015@pec.invitalia.it, indicando nell’oggetto della mail il numero di protocollo generato dalla piattaforma al momento della presentazione della domanda.
Anche per questo tipo di programmi di sviluppo concernenti la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli sarà condizione necessaria la verifica della capacità del progetto di determinare positivi effetti o sinergie con i sistemi regionali e/o nazionali di filiera diretta ed allargata.
Attraverso lo strumento dei Contratti di Sviluppo, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono previsti diversi interventi finalizzati a sostenere la competitività del sistema produttivo nazionale. Dai dati rilasciati da Inviatlia, fino ad oggi, su 1370 domande presentate, i progetti ammessi sono stati 308 con 12, 8 miliardi di Euro di investimenti attivati e 4,7 miliardi di agevolazioni concesse.