Testo Daniela Pellegrino
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” per incentivare investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, con elevato contenuto tecnologico, in linea con le priorità strategiche europee in tema di innovazione, competitività, energia e ambiente.
A partire dal prossimo 18 ottobre, le micro, piccole e medie imprese (PMI) delle sette Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna potranno presentare domanda per le agevolazioni previste dalla cosiddetta misura, Investimenti sostenibili 4.0.
Le domande devono essere inviate, esclusivamente per via telematica, dal sito web di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che gestisce l’incentivo per conto del Ministero.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti e di finanziamento agevolato e potranno coprire fino al 75% delle spese ammissibili, con percentuali che variano in funzione della dimensione aziendale.
Sono ritenute ammissibili le seguenti tipologie di spesa: macchinari, impianti, attrezzature, opere murarie, programmi informatici e licenze, acquisizione di certificazioni ambientali e servizi di consulenza.
Destinatarie dell’incentivo
Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento.
Cosa finanzia
I programmi di investimento devono:
- prima di tutto, essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nei territori delle sette Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna;
- prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
- essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente o alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
- prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, o, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;
- prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza per l’accesso alle agevolazioni, sono previsti specifici criteri che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo, per programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità.
Sono altresì riconosciuti, punteggi aggiuntivi, per progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, o per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.
È prevista una graduatoria di merito fino a esaurimento della dotazione finanziaria.
Termini e modalità di presentazione delle istanze
L’iter di presentazione per l’accesso alle agevolazioni, è articolato in due fasi: una prima parte, quella attualmente in corso, in cui si avvia la compilazione della domanda e una seconda fase che parte con l’invio della stessa.
Le domande devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web di Invitalia, a partire dalle ore 10.00 del prossimo 18 ottobre. Nella stessa sezione è pubblicata anche la modulistica necessaria.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria. Le domande pervenute sono valutate sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.
L’accesso alla procedura informatica prevede l’identificazione e l’autenticazione dell’impresa proponente tramite SPID o Carta nazionale dei servizi o Carta di Identità Elettronica ed è riservato al rappresentante legale dell’impresa proponente, come risultante dal relativo certificato camerale. È possibile conferire ad altri soggetti delegati il potere di rappresentanza per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.