La Commissione ha presentato alcune proposte legislative per attuare la riforma delle regole di governance economica dell'UE più completa dall'indomani della crisi economica e finanziaria. L'obiettivo centrale di queste proposte è rafforzare la sostenibilità del debito pubblico e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso le riforme e gli investimenti.
Le proposte, che affrontano le carenze del quadro attuale, tengono conto della necessità di ridurre i livelli di debito pubblico, notevolmente cresciuti, si basano sugli insegnamenti tratti dalla risposta politica dell'UE alla crisi COVID-19 e preparano l'UE alle sfide future sostenendo i progressi verso un'economia verde, digitale, inclusiva e resiliente e rendendola più competitiva.
Le nuove regole agevoleranno riforme e investimenti necessari e contribuiranno a ridurre gli elevati rapporti debito pubblico/PIL in modo realistico, graduale e duraturo, in linea con il discorso sullo stato dell'Unione 2022 della Presidente von der Leyen. La riforma renderà la governance economica più semplice, migliorerà la titolarità nazionale, accentuerà l'enfasi sul medio termine e rafforzerà l'applicazione delle norme, nell'ambito di un quadro comune trasparente dell'UE.
Le proposte sono il risultato di un lungo periodo di riflessione e di un ampio processo di consultazione.
Una titolarità nazionale rafforzata con piani a medio termine organici, basati su regole comuni dell'UE
I piani strutturali di bilancio a medio termine nazionali rappresentano la pietra angolare delle proposte della Commissione.
Nei piani che elaboreranno, gli Stati membri definiranno i loro obiettivi di bilancio, le misure per affrontare gli squilibri macroeconomici e le riforme e gli investimenti prioritari per un periodo di almeno quattro anni. I piani saranno valutati dalla Commissione e approvati dal Consiglio sulla base di criteri comuni dell'UE.
L'integrazione degli obiettivi di bilancio, di riforma e di investimento in un unico piano a medio termine contribuirà a creare un processo coerente e semplificato. La titolarità nazionale ne uscirà rafforzata: gli Stati membri avranno un maggiore margine di manovra nella definizione dei percorsi di aggiustamento di bilancio e degli impegni in materia di riforme e investimenti. Gli Stati membri presenteranno relazioni annuali sui progressi compiuti per facilitare un monitoraggio e un controllo più efficaci dell'attuazione di tali impegni.