Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato a Palazzo Piacentini il Commissario europeo al mercato interno e i servizi, Thierry Breton.
Urso e Breton hanno concordato sull’esigenza che l’Unione europea si doti di una forte politica industriale che sappia rispondere alla sfida sistemica della Cina e a quella degli Stati Uniti.
Più in particolare Urso e Breton hanno convenuto sulla necessità che il Consiglio europeo di giovedì prossimo dia pieno mandato alla Commissione Ue di preparare una proposta sulla futura politica industriale entro la fine dell’anno.
Il Commissario europeo ha proposto la concessione di aiuti come fatto per l’emergenza sanitaria e sulla scorta di quanto fatto dalla Germania per il caro energia e materie prime, un allentamento dei criteri per gli aiuti di stato e una velocizzazione delle procedure autorizzative per le imprese che vogliono investire in Europa.
Il ministro italiano ha concordato, ricordando però che non basta la riforma degli aiuti di stato, ma che occorre anche riformare il patto di stabilità e mettere in campo risorse europee come fatto con il PNRR.
Urso ha posto anche l’attenzione sul dossier automotive ricordando come i parametri dell’accordo FIT55 siano stati pensati in situazione diversa e che ora serva una revisione con una visione più neutrale della tecnologia per garantire la sostenibilità del nostro sistema produttivo. Breton ha anche sottolineato che il dossier Euro 7 sia al momento in fase di definizione, aggiungendo che ci sarà una task force della Commissione per valutare lo stato di applicazione del regolamento suggerendo periodicamente le eventuali modifiche in corsa.
Il Commissario europeo, infine, ha riconosciuto il ruolo strategico dell’Italia nel settore dello spazio soprattutto nel campo dei servizi di lancio e a terra, valutando positivamente l’idea di un rafforzamento della presenza della filiera industriale italiana nell’attuazione dei programmi europei.
Il ministro Urso ha ringraziato la Commissione per l’ultima commessa che ha previsto l’assegnazione al vettore Vega C, costruito da aziende italiane, di 5 satelliti del programma europeo Copernico.
Fonte MISE