mercoledì 27 Settembre 2023
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Sicurezza sul lavoro: una tragedia continua, cinque lavoratori hanno perso la vita in un giorno

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Continua la tragica conta delle morti sul lavoro. Cinque lavoratori, il 25 maggio, nel giro di 24 ore, hanno perso la vita sul posto di lavoro: tre sono deceduti in Lombardia, di cui uno al suo primo giorno in fabbrica, un altro in Sardegna e il quinto in Calabria.

Abdul Ruman, morto il suo primo giorno di lavoro

Era originario del Bangladesh. Aveva 25 anni, ed è morto all’ospedale Niguarda di Milano, per le ferite riportate in un infortunio avvenuto alla Crocolux, un’azienda tessile che si occupa della produzione di accessori in pelle a Trezzano sul Naviglio, in provincia del capoluogo lombardo. L’operaio era al suo primo giorno di lavoro ed è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario, riportando trauma cranico e toracico e ferite a una gamba e a un braccio che si sono rivelate mortali. 

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: ha disposto l’autopsia, il sequestro del macchinario, e indagini per appurare se il giovane aveva un regolare contratto.

Daniele Salvini, travolto da una pianta

Aveva 33 anni, sposato da poco e padre di un bambino di otto mesi.

A Bagolino, in provincia di Brescia, è rimasto ucciso, mentre lavorava al disboscamento di un’area, potando alcuni alberi in strada, travolto, secondo le prime ricostruzioni, dall’albero che stava tagliando. Il giovane era residente nel paese della Valsabbia, lavorava per un’azienda locale ed era nei volontari dei vigili del fuoco.

Fabrizio Sherchi, caduto in un compattatore di rifiuti

Terza vittima in Sardegna, all’Ecocentro di Portoscuso, nel Sulcis. Aveva 58 anni ed è caduto in un compattatore di rifiuti, morendo all’istante. I carabinieri stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente e accertando eventuali responsabilità. 

Pietro Mazzuca, precipitato dal ponteggio 

Operaio di 62 anni, è la quarta vittima. Impegnato in alcuni lavori di tinteggiatura in un’azienda nella zona industriale di Rende, in provincia di Cosenza, si trovava su un ponteggio quando, per cause ancora in corso di accertamento, è precipitato nel vuoto da un’altezza di tre metri. È morto all’ospedale del capoluogo calabro poco dopo il ricovero.

Rosario Frustaci, precipitato anche lui nel cantiere edile

Operaio di 61 anni, originario di Catanzaro ma residente a Cantù nella provincia di Como, è precipitato da un’altezza di circa due metri, mentre si trovava  su un’impalcatura per la costruzione di una piscina a Macherio, in provincia di Monza e Brianza. È deceduto durante il tragitto verso l’ospedale. Gli organi competenti stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso per chiarire le cause del drammatico incidente.

È una strage continua che non si ferma.

Secondo i dati dell’INAIL rilevati al 31/12/2022, il numero dei lavoratori morti a causa di infortuni sul lavoro in Italia nel 2022 ha superato la quota di mille unità, più precisamente sono 1090, in media più di tre morti al giorno.

Per quanto riguarda il 2023,  secondo il bollettino trimestrale dell’INAIL, nei primi tre mesi dell’anno, periodo compreso tra gennaio e marzo, si sono rilevate complessivamente 144.586 denunce di infortunio, il 25,51% in meno rispetto al periodo gennaio-marzo 2022. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 196, a fronte delle 189 rilevate nell’analogo periodo del 2022 (+3,70%). 

Per prevenire con efficacia questo fenomeno, non servono nuove leggi, ma bisogna applicare quelle che ci sono, stabilendo maggiori controlli e investimenti sulla formazione.

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