venerdì 01 Dicembre 2023
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Posto di lavoro e wellbeing, il benessere negli gli spazi lavorativi – Parte 2

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Se vi siete persi la prima parte cliccate qui

Intervistati oltre 650 manager, operanti in tutta Italia e in diversi contesti lavorativi come Horeca, RSA, palestre, uffici e negozi.
Una fotografia attuale che mostra un’Italia sempre più attenta al tema del benessere sul luogo di lavoro.

Il wellbeing: importanza e consapevolezza

Il tema del workplace wellbeing è molto importante per il 71% degli intervistati, un dato questo che assume rilevanza ancora più elevata presso hotel (83%), RSA (82%) e palestre/spa (80%). Sembra inoltre che l’attenzione sui temi del wellbeing sia decisamente aumentata (60% molto e 31% abbastanza) in seguito alla pandemia, in particolar modo presso hotel/alberghi (81% molto aumentata).

Igiene negli spazi chiusi: la lezione della pandemia

Per migliorare il benessere sul luogo di lavoro nel corso dell’ultimo anno, gli interventi principali sono stati la purificazione dell’aria (54%), l’ampliamento e la ridefinizione degli spazi (37%), l’ergonomicità delle postazioni (30%), l’introduzione di piante e nuovi elementi d’arredo (27%) e la creazione di zone relax (22%). Se consideriamo le aree geografiche, sia i professionisti di Nord Ovest (54%), Nord Est (51%), Centro (55%) e Sud e Isole (55%), l’intervento più utile è stato quello riferito a migliorare la qualità dell’aria. Emerge dunque in modo evidente come in Italia ci sia una maggiore consapevolezza sull’importanza di trascorrere tempo lavorativo all’interno di spazi con un’alta qualità dell’aria. Infatti, se la maggior parte degli intervistati hanno sentito parlare di inquinamento indoor e sono interessati all’argomento, solo il 5% dichiara di non essere attento alla tematica. Un dato che va oltre le nozioni basiche sull’argomento e che dimostra ancora quanta informazione c’è da fare. Tra gli intervistati infatti, è ben radicata la consapevolezza che l’inquinamento interno sia superiore (46%) o uguale (18%) a quello esterno, una consapevolezza non così scontata. Infine, solo il 22% degli intervistati è molto informata sui misuratori di qualità dell’aria interna, dati che ovviamente diventano molto diversi quando parliamo di RSA e hotel.

Nei prossimi giorni la terza Parte

Fonte BVA-Doxa

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