mercoledì 27 Settembre 2023
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Le novità sulla Cybersecurity in Europa – Parte Seconda

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Paolo Montali
Paolo Montalihttps://www.risksolver.it/
Partner, Technical Relationship Manager at RISK SOLVER. Ho vissuto la mia esperienza lavorativa nel campo delle telecomunicazioni all'inizio della diffusione delle reti geografiche e delle prime reti locali, nel corso degli anni 90 ha gestito progetti di interconnessione e standardizzazione delle comunicazioni applicative tra aziende, sistemi pionieristici di quelli che sono poi stati i modelli di marketplace sia in ambito b2b che b2c. Dal 2016 mi occupo a tempo pieno di protezione dei sistemi e dei dati, fornendo consulenza e soluzioni per innalzare il livello di sicurezza delle infrastrutture ICT delle Aziende.

Vedi parte prima QUI

Rispetto alla (oramai) vecchia direttiva NIS, dove gli Stati membri erano responsabili di determinare quali entità avrebbero soddisfatto i criteri per qualificarsi come operatori di servizi fondamentali, il nuovo testo introduce una regola basata sulla dimensione delle organizzazioni pubbliche e private. Questo significa che rientreranno nel suo campo di applicazione tutte le medie e grandi imprese operanti nei settori contemplati dalla direttiva.

Poiché anche le pubbliche amministrazioni sono spesso oggetto di attacchi informatici, NIS2 si applicherà agli enti della pubblica amministrazione a livello centrale e regionale (gli Stati membri possono però decidere di estendere anche a livello periferico l’applicazione della direttiva).

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno allineato il testo della NIS2 alle normative di settore e nello specifico a:

  • regolamento sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (Dora
  • direttiva sulla resilienza delle entità critiche (Cer).

Sono stati inoltre snelliti gli obblighi di segnalazione da parte delle organizzazioni vittime di incidenti al fine di evitare di causare un eccesso nelle segnalazioni e di creare oneri eccessivi per le organizzazioni. Dopo l’approvazione del Parlamento il 10 novembre 2022, gli Stati membri hanno 21 mesi per recepire e attuare le disposizioni nella loro legislazione nazionale.

Si segnalano i link alle pagine dell’Ufficio Stampa del Parlamento Europeo nelle quali è possibile trovare il comunicato stampa relativo all’approvazione della direttiva NIS2, sia in Italiano che in Inglese.

https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20221107IPR49608/cibersicurezza-muove-norme-per-rafforzare-la-resilienza-in-tutta-l-ue

https://www.europarl.europa.eu/news/en/headlines/security/20221103STO48002/fighting-cybercrime-new-eu-cybersecurity-laws-explained

In conclusione possiamo dire che grazie a questa direttiva e all’impegno di Istituzioni e delle organizzazioni che sono destinatari della normativa potrà esserci una maggiore sicurezza informatica delle infrastrutture e dei servizi essenziali per i cittadini europei, ma ricordiamoci sempre che gli incidenti informatici e soprattutto gli attacchi del crimine informatico cercano sempre di trovare il punto debole per accedere e perpetrare le azioni criminose. 

Spesso il punto debole è costituito dalle micro e piccole realtà che pensano di non essere oggetto dell’interesse di potenziali attaccanti, ed invece lo sono eccome! Non come obiettivi finali, ma come tramite, come punto di passaggio per arrivare alle organizzazioni più grosse a livello centrale. Quindi anche le micro e piccole realtà devono formarsi e strutturarsi per mettere al sicuro le loro strutture informatiche, i loro dati e per non fare da ponte per attacchi ai loro partner, clienti, fornitori.

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