Onorevole, lei è candidato con la Lega alla Camera nella Circoscrizione Elettorale Piemonte 1 – Collegio Plurinominale 2 – Chieri, Moncalieri – zona che lei, da piemontese, da torinese, conosce bene. Ci dica, che tipo di territorio è oggi quello? Com’è cambiato negli anni, quali sono le caratteristiche e che impressione ha avuto in questi giorni di campagna elettorale?
Sin dall’inizio della campagna elettorale, seppur in territori molto diversi tra loro, il vero problema sono le maxi bollette per cittadini e imprese. Questo è il tema principale di questa campagna elettorale estiva.
Lei è molto giovane, ha 36 anni. È entrato in politica nel 2004, giovanissimo. Cosa l’ha ispirata e cosa la ispira ancora oggi?
Da sempre e per sempre dalla parte del mio Territorio. Per quanto mi riguarda è il motivo più importante.
In qualità di Segretario Provinciale del Carroccio, quali sono i punti centrali del programma politico del suo partito e quale volto darete all’Italia, dopo una eventuale vittoria del Centrodestra?
I nostri punti sono chiari. Scegliere Lega significa più sicurezza nelle nostre città, quota 41 per dare la giusta dignità a chi ha lavorato tutta una vita, una tassazione normale con il meccanismo della Flat Tax e una Giustizia più indipendente. Basta con le porte girevoli in magistratura.
Deputato dal 2018, è stato Presidente della VIII Commissione Parlamentare – Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, fino al 2020. Considerando la sua esperienza in questo ambito, cosa bisogna fare affinché tragedie come quella appena successa nelle Marche, non si ripetano?
Uno dei punti principali del nostro programma è la revisione del codice degli appalti. Abbiamo già fatto molto durante il governo con il Movimento Cinque Stelle attraverso il decreto “sblocca cantieri”. Ora serve una revisione pragmatica. Dobbiamo fare presto per far ripartire e mettere in sicurezza il nostro Paese.
Lei ha recentemente dichiarato che, in questo momento, il tema dell’energia, per famiglie ed imprese, è l’emergenza numero uno, la prima questione da affrontare, in caso di vittoria. Quali sono, invece, secondo lei i provvedimenti necessari da mettere in atto per migliorare la non facile situazione del mondo delle Partite Iva, dei professionisti, lavoratori autonomi e micro, piccole e medie Imprese?
È innegabile che la pressione fiscale in Italia è elevata e non solo prevede tutta una moltitudine di adempimenti e scadenze che oltre a gravare sulle
imprese dal punto di vista economico gravano anche sulla gestione quotidiana delle aziende. È indispensabile una riforma fiscale che consenta di alleggerire la tassazione verso le imprese – tutte ed indipendentemente dai limiti dimensionali – per poter consentire un rilancio delle imprese e delle assunzioni che permetta di dare sollievo ed un segnale agli imprenditori che sono la linfa vitale del nostro paese. In sostanza occorre una riduzione dell’aliquota dell’IRES che una modifica delle aliquote IRPEF.
Inoltre a causa dell’elevata tassazione, del COVID ed in ultimo del caro bollette è necessario una rottamazione delle cartelle esattoriali al 10% che permetterebbe allo Stato Italiano di incassare crediti che ormai sono difficili da incassare e “rimettere in gioco” quegli imprenditori che ormai erano soggiogati dal debito verso l’erario.