domenica 26 Marzo 2023
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Intervista ad Alessio D’Amato, candidato Presidente alle elezioni regionali del Lazio, con la coalizione di Centrosinistra

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Dottor D’Amato, dal 2018 lei è assessore alla sanità della Regione Lazio. Possiamo dire che ha conquistato sul campo la candidatura a Presidente della Regione. Nel suo programma, quali sono le priorità d’azione rispetto al sistema delle imprese?

Siamo nel mezzo della transizione verde e digitale, e sappiamo che le PMI possono incontrare delle difficoltà in questo passaggio. Per questo ho delineato un programma di supporto al settore  Lazio 4.0, che potrà contare sulle risorse del PNRR e dei fondi di coesione. Le azioni si svilupperanno su diversi piani: incentivi agli investimenti delle PMI nelle tecnologie digitali e green; supporto alle imprese impegnate nella transizione, anche sfruttando la rete di Lazio Innova e in sinergia con il sistema dei Digital Innovation Hub; programmi di formazione 4.0 per garantire la diffusione delle competenze richieste dal nuovo scenario produttivo; maggiore integrazione tra il mondo della ricerca e quello delle imprese. 

Proprio in merito alle PMI, uno dei più grandi problemi rappresenta l’accesso al credito. Quali misure pensate di adottare a riguardo?

Abbiamo in cantiere un articolato sistema di interventi dedicati proprio alla patrimonializzazione e all’accesso al credito. Alcuni degli strumenti adottati negli ultimi anni sono stati un successo e rientrano anche nella nuova programmazione. Il Nuovo Fondo Piccolo Credito, ad esempio, che si rivolge a imprese con storia finanziaria, sane, con fabbisogni contenuti, che potrà contare su una dotazione di 60 milioni. Ma ci sarà anche il Fondo Patrimonializzazione PMI, che erogherà prestiti a fronte di aumenti di capitale, incentivando gli imprenditori a rafforzare il patrimonio della propria azienda e che avrà una dotazione iniziale 25 milioni. Altre misure specifiche riguarderanno la platea delle imprese del commercio e dell’artigianato, che per dimensioni ed esigenze necessitano di un approccio diverso. 

Nel Lazio e non solo, il settore del commercio e dell’artigianato lamentano una certa trascuratezza e confusione normativa. Come interverrete? 

Daremo piena attuazione al Testo unico del commercio, con cui abbiamo riordinato la normativa regionale in materia, procedendo alla raccolta e alla razionalizzazione di tutte le disposizioni di settore. Un grande lavoro, i visti numerosi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nell’ordinamento statale ed europeo. Ci preoccuperemo poi di aggiornare il Testo unico dell’Artigianato, puntando soprattutto allo snellimento e alla semplificazione degli adempimenti. 

La percentuale media di disoccupazione nel Lazio è pari al 12,3%. Quali politiche intendete mettere in atto per il lavoro? 

Intendiamo portare avanti le azioni già intraprese in questi anni, rendere strutturale la riforma attuata nella Regione in materia di politiche attive e rinforzare il sistema dei centri per l’impiego, aumentandoli di numero e investendo sulla formazione del loro organico. Ci preoccuperemo anche di preparare i più giovani agli scenari futuri. In questo senso, avranno un ruolo importante i percorsi formativi, con gli Istituti Tecnici Superiori che dovranno dialogare costantemente con il modo delle imprese. Essenziale, infine, sarà la presa in carico di chi il lavoro lo ha perso. Introdurremo il “reddito di formazione”, uno strumento che offrirà un sostegno al reddito associato a un percorso di riqualificazione, utile per un rapido reinserimento nel mercato con le competenze giuste. 

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