venerdì 09 Giugno 2023
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Il satellite che prevede l’emergenza acqua

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GRACE: il satellite tedesco e americano che prevede l’emergenza acqua

Attraverso GRACE, progetto che studia le anomalie gravitazionali, c’è stata la possibilità per la prima volta di raccogliere dati precisi sull’intero ciclo dell’acqua

Il satellite che prevede l’emergenza acqua. La quantità di acqua nell’atmosfera aumenta mentre diminuisce quella che scorre in superficie in laghi, fiumi e torrenti. Per la primissima volta, dei ricercatori hanno ottenuto misure precise dell’evapotraspirazione, ovvero il passaggio dell’H20 dal terreno e dai corpi -animali e piante- presenti nell’atmosfera attraverso l’evaporazione e la traspirazione. Lo studio è stato pubblicato su Nature, la rivista scientifica, e traccia il perimetro dell’emergenza acqua che ci riserva il futuro.

È da molti anni che gli scienziati cercavano di fare una fotografia completa del ciclo dell’acqua, ma ogni sistema di misurazione usato non era abbastanza accurato. Tutto è cambiato con il satellite GRACE, che è riuscito a misurare il budget idrico a partire da modificazione del campo gravitazionale, superando l’uso di immagini satellitari.

Ma più nello specifico, cosa ha rilevato GRACE?

Dal 2003 al 2019, il tasso di evapotraspirazione è aumentato del 10%. Secondo diverse considerazione, il 17% di questo aumento è connesso alla variazione naturale data dal fenomeno climatico El Niño. Invece, più del 50% della variazione dipende dal riscaldamento globale e nel particolare dall’aumento della temperatura della superfice terrestre, che ha cause antropiche.

Questo è un dato che si rispecchia sul comportamento generale del ciclo dell’acqua, sistema a cui il global warming fornisce più energia. I ricercatori notano che al crescere della quantità di H20 in atmosfera corrisponde un valore decrescente di ruscellamento idrico, ovvero della quantità di acqua che ricade sulla terra e scorre sulle superfici, invece di inserirsi in profondità.

Tutto ciò implica dover far fronte a emergenze di acqua con molta più frequenza, tra scarsità di acqua per il consumo umano, più siccità, minori risorse per l’agricoltura e un rischio maggiore di incendi.

Madeleine Pascolini-Campbell, prima autrice dello studio, spiega a Carbon Brief: “L’aumento dell’evapotraspirazione influisce sulla quantità di acqua superficiale disponibile per l’agricoltura e l’approvvigionamento idrico. In futuro, l’aumento dell’evapotraspirazione potrebbe anche significare una maggiore perdita di acqua dalla terra in alcune regioni, portando a siccità, mentre altre aree subiscono piogge più intense a causa della circolazione atmosferica” e ancora “Se queste tendenze di evapotraspirazione continuano in linea con le aspettative, le diminuzioni associate del flusso fluviale e l’aumento del rischio di incendi presenteranno sfide per i gestori dell’acqua e i pianificatori di emergenza in tutto il mondo”.

(Fonte)

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