Il mercato degli immobili di lusso: cambio di rotta
Rispetto alle inevitabili conseguenze della pandemia, il mercato degli immobili di pregio ha nel complesso tenuto.
Il mercato degli immobili di lusso: cambio di rotta. Dovendo fare un bilancio dell’ultimo semestre 2020: innanzitutto l’interesse nei confronti delle abitazioni di lusso ha recuperato la stessa intensità del periodo ante-Covid, i prezzi si sono mantenuti sostanzialmente stabili – perché, nell’ambito del lusso, lievi flessioni non incidono in modo significativo sul valore di vendita finale – e la durata della trattativa è rimasta in media tra i 6 e i 7 mesi. In particolare, la ripresa maggiore si è avuta a partire da metà settembre, perché nei mesi estivi – seppur registrando un certo dinamismo dopo l’hard lockdown di marzo e aprile – lo smart working e la permanenza nelle seconde case ha, di fatto, ridotto la presenza delle persone, e quindi le richieste, principalmente nelle grandi città.
Il soft lockdown di fine ottobre e novembre ha invece inciso relativamente meno sull’andamento delle compravendite, al punto che abbiamo chiuso l’anno con un dicembre positivo. Questo comunque non vuol dire che, a conti fatti, non ci sia stata una flessione nel numero delle compravendite. Il calo è però riconducibile prevalentemente alla dilatazione dei tempi di chiusura dell’intero iter di vendita, soprattutto della fase esecutiva, a partire da compromessi e rogiti. In questo caso, l’emergenza sanitaria, con i conseguenti divieti di spostamento, ha influito e non poco. Per esempio, operazioni che potevano essere chiuse in novembre slitteranno a febbraio o marzo, per difficoltà relative al reperimento della documentazione o motivi di salute.
Se questo è il presente, il futuro prevedibilmente si dividerà in due fasi. Nella prima parte del 2021 permarrà uno stato di incertezza che il mercato sconterà, anche perché continueranno a mancare gli stranieri e le compravendite si concentreranno sugli italiani e sui territori di residenza: con acquisti per cambiare casa in un’ottica migliorativa, per una nuova famiglia che si compone, per un figlio che va a vivere da solo…
In estate invece con l’aumentata distribuzione del vaccino e una maggiore chiarezza su ciò che si potrà fare e soprattutto quando, crescerà la fiducia e il mercato degli immobili di lusso sarà presumibilmente protagonista di una nuova fase di slancio. Grazie anche al rientro in Italia di clienti e investitori stranieri, assenti appunto nel 2020, con un riverbero positivo pure sull’acquisto delle seconde case. Infine, un accenno ai requisiti e alle dotazioni maggiormente richieste per le residenze di lusso: in generale la pandemia ha accelerato le tendenze già in atto nel pre-Covid.
In particolare per gli spazi esterni: se prima l’acquirente richiedeva preferibilmente un terrazzo o magari un giardino, adesso lo pretende. Stesso discorso per la stanza in più, da utilizzare come studio e/o per lo smart working: ora è imprescindibile. Sta aumentando inoltre l’attenzione alla sostenibilità dell’immobile, non solo per una questione etica, ma anche per un corretto contenimento dei costi. In altre parole, ciò che in passato era un desiderio, adesso diventa una necessità.
A cura del Dott. Fabio Guglielmi, Consigliere Delegato Gabetti Agency