Domicilio digitale obbligatorio per professionisti e imprese
Con il Decreto Semplificazioni è stato introdotto l’obbligo per professionisti, società e ditte individuali di avere un domicilio digitale, se non viene attivato, si rischiano delle sanzioni.
Per domicilio digitale si intende un recapito virtuale legato alla PEC (posta elettronica certificata) dove confluiscono tutte le comunicazioni con valore legale inviate dalla Pubblica Amministrazione.
Il Decreto Semplificazioni ha stabilito che professionisti, società e ditte individuali devono avere un domicilio digitale che sostituisca la sede «fisica» a cui venivano inviate le comunicazioni. In questo modo, è possibile ricevere e inviare le comunicazioni più velocemente e con la certezza che arrivino a destinazione.
Coloro che non hanno già un servizio di posta elettronica certificata attivo, dovranno attivare l’abbonamento ad un servizio Pec online presso uno dei gestori del servizio di posta elettronica certificata (ad es Aruba ecc…). Successivamente, per ottenere il domicilio digitale, le aziende dovranno comunicare l’indirizzo Pec al Registro delle Imprese, mentre i professionisti dovranno comunicarlo al proprio Ordine professionale (i privati cittadini devono invece rivolgersi al proprio Comune di Residenza).
I professionisti che non rispettano l’obbligo di comunicazione del proprio domicilio digitale rischiano sanzioni che vanno dalla semplice diffida di 30 giorni fino alla sospensione dal proprio Albo finché il domicilio digitale non sarà regolamente attivato come prescrive la legge, mentre le imprese individuali rischiano una multa da 10 a 516 euro, che può essere triplicata per “inosservanza dell’obbligo di iscrizione”.
Le società che non attivano il proprio domicilio digitale, invece, rischiano di dover pagare una sanzione compresa tra 206,00 e 2.064,00 euro (a proposito di Società, d’ora in poi per costituirne una sarà obbligatorio avere un domicilio digitale).
Il domicilio digitale deve rimanere attivo e, in caso contrario, la società o l’impresa individuale è formalmente invitato ad aprirne uno nuovo entro 30 giorni dalla notifica; se ciò non viene fatto, l’indirizzo della società viene cancellato d’ufficio dal Registro delle Imprese e l’azienda è, di conseguenza, sanzionata.