Controlli fiscali da giugno per le Partite Iva
I controlli fiscali e le attività di accertamento sulle Partite Iva riprenderanno a partire dal 1 giugno
Il Decreto Cura Italia prevedeva una proroga di due anni dei termini di accertamento sulle partite Iva. Tale proroga è stata cancellata con l’approvazione in Senato del maxi-emendamento al Decreto Cura Italia: nei primi giorni di giugno l’Agenzia delle Entrate-Riscossione tornerà quindi a riprendere la sua regolare attività. Il direttore dell’Ente, Ernesto Maria Ruffini, ha reso noto che gli atti che saranno notificati ai contribuenti saranno circa 8,5 milioni, mentre il numero di quelli relativi alla Riscossione sarà anche maggiore.
Per prima cosa, ha sottolineato Ruffini, si provvederà a “produrre e avviare al processo di notifica le cartelle di pagamento relative ai ruoli consegnati dagli enti creditori nei mesi di febbraio e marzo 2020” (circa 3 milioni).
Riprenderà anche l’invio, sospeso fino al 31 maggio, degli atti di riscossione necessari all’interruzione dei termini di prescrizione (circa 1,6 milioni di avvisi di intimazione) e quelli propriamente riferiti alle azioni di recupero, esecutive o cautelari che ammontano all’incirca a 875 mila atti. Tutto questo sarà ulteriormente integrato da “cartelle di pagamento relative ai ruoli che gli Enti impositori consegneranno nel corso dei mesi di aprile e maggio (circa 2 milioni), nonché quelle dei mesi successivi”.
Decisamente una ripresa a pieno ritmo per l’Agenzia delle Entrate che dovrà anche “lavorare” per le scadenze degli adempimenti fiscali previsti per dicembre che sono slittati al mese di giugno a causa dell’emergenza sanitaria.