Non c’è imprenditore o professionista che non debba lavorare su sé stesso per essere un vero leader per i propri collaboratori, e questo lavoro non finisce mai.
Andrea “Energy” Zavaglia è un life coach e formatore con importanti esperienze nella gestione di team di lavoro ed è profondamente convinto che “in azienda come nella vita il primo passo sia sempre quello di guardarci allo specchio e di capire cosa possiamo fare meglio, o in modo diverso”. A lui abbiamo chiesto di presentarsi e di condividere alcune impressioni su problemi, mancanze e opportunità per aziende e professionisti, specie in questo particolare momento socio-economico.
1) Come è maturata la tua scelta di intraprendere questa professione?
Credo l’avessi dentro da sempre, la voglia di “allenare” le persone ad essere la versione migliore di sé stesse. E un po’ l’ho sempre fatto… …poi alcuni anni fa ho capito che potevo condividere le mie esperienze e competenze in modo professionale. Una serie di eventi collegati mi hanno fatto scoprire questa strada e fatto capire nel profondo che questa era proprio la MIA strada.
2) Quali sono i principali problemi che incontri parlando con manager d’impresa o professionisti? E quali sono gli interventi che ti chiedono maggiormente?
Gli interventi più richiesti sono quelli sul senso di appartenenza, sul lavoro di squadra, sulla comunicazione e sulla leadership.
Il problema principale è che chi mi cerca pensa molto spesso di non essere parte del problema, e quindi si lamenta dei propri collaboratori senza prima analizzare il suo operato: la sua leadership, la sua comunicazione e la sua capacità di lavorare in squadra.
3) Ritieni che nelle imprese ci sia una particolare carenza di comunicazione, o un modo di comunicare errato? Perché?
Ci sono tante imprese virtuose e molto ben organizzate.
Poi ci sono tante imprese che, cresciute molto in fretta, non hanno mai nemmeno pensato di doversi organizzare in un certo modo, e oggi ne pagano il prezzo. Per alcune non esiste il problema e sono quelle che si ritrovano con i più alti tassi di turnover in azienda; sono quelle che ogni volta additano a chi se ne va colpe che purtroppo, il più delle volte, sue non sono. Ritengo che quello il problema della maggior parte delle aziende, ciò che manca maggiormente, sia il senso di responsabilità.
E in questo caso non parlo solo dei manager o delle proprietà, anzi… uno dei miei cavalli di battaglia in azienda è un percorso di coaching finalizzato a far prendere ad ogni singolo collaboratore o dipendente consapevolezza del suo ruolo, e quindi delle sue responsabilità, nel processo di vendita.
4) Cosa ti senti di consigliare a imprenditori e professionisti in questo particolare momento di crisi socio-economica?
Approfittare della situazione per capire quali sono le aree più profittevoli e quali invece i rami secchi. Mescolare le carte, magari provando a dare nuove sfide a quei collaboratori e dipendenti che non rendono come magari facevano prima.
Uscire dalla zona di comfort; aprirsi al nuovo, andando oltre i timori iniziali e sperimentando cose che magari prima non avrebbero sperimentato, ma più per abitudine, o per pigrizia, che per reale opportunità
Investire sulle persone, sulla squadra: farsi sentire vicini a loro e farli sentire parte di qualcosa di più grande. Inoltre è fondamentale premiare chi si dà da fare di più e investire sulle persone che credono nei valori e nella mission aziendali.
5) Quali sono a tuo avviso i comportamenti necessari da mettere in atto in questo periodo per tutelare la coesione di dipendenti/collaboratori spesso in smart-working?
Ne parlerò in uno dei miei articoli. Intanto esserci, il più possibile. Farsi sentire.E poi analizzare le possibili conseguenze, soprattutto umane, delle nostre azioni. Ora più che mai.
- Andrea “Energy” Zavaglia curerà, a partire dal prossimo venerdì, per il Giornale delle Partite IVA, una rubrica settimanale di Life Coaching per imprenditori e professionisti. Un aiuto concreto per tutti coloro che vogliono davvero capire come fare le cose in modo diverso, e sicuramente migliore.