Oggi, 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua, una ricorrenza istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite a seguito della conferenza di Rio del 1992.
Questa festività è nata con l’obiettivo di ricordare a tutti l’importanza di questo elemento e per iniziare a provare ad arginare la crisi idrica mondiale per mettere uno stop ai rapidi cambiamenti climatici.
L’acqua, come ormai tutti noi sappiamo, è un bene prezioso, tanto da conquistarsi negli anni il nome di “oro blu”.
In Italia, sotto il punto di vista idrico, siamo in una situazione, tutto sommato, agevole.
Ma nonostante ciò, sono presenti diverse criticità, in primo luogo “la vecchiaia”, infatti il 25% delle infrastrutture idriche presenti sul territorio italiano hanno almeno 50 anni e il 60% ha raggiunto i 30.
Oltre a ciò, un altro grande problema legato a ciò, è il “riciclo” dell’acqua, infatti, a causa della mancanza di manutenzione delle nostre tubature, ogni anno riusiamo solo il 2% delle acque reflue.
Spesso non ci rendiamo conto dell’importanza di un sistema idrico funzionante per la nostra salute, la sostenibilità ambientale e la prosperità economica.
Spostandoci, invece, a parlare sotto un punto di vista globale, le problematiche legate all’acqua sono molto più gravi rispetto a quelle italiane.
Infatti, dai dati e le statistiche riportate dal sito “Our World In Data”, circa 2,1 miliardi di persone, circa un quarto della popolazione mondiale, non ha accesso all’acqua potabile.
Inoltre, l’acqua non sicura, è una delle cause di morte più diffuse, in particolare nei paesi più poveri del mondo.
Per essere più precisi, ciò porta la morte di circa 1,2 milioni di persone ogni anno.
Con la speranza che un giorno questi problemi si potranno andare a risolvere, concludo augurandomi che la giornata mondiale dedicata all’acqua riesca a sensibilizzare sempre più persone in tutto il mondo.