News | 09 aprile 2025, 09:00

L’Europa verso l’Asia Centrale: nuove opportunità per le imprese dopo i Dazi Trumpiani

Le decisioni dell’Ue post dazi Trumpiani, i rinnovati accordi strategici, global gateway. Gli allargamenti di mercato per le imprese.

L’Europa verso l’Asia Centrale: nuove opportunità per le imprese dopo i Dazi Trumpiani

L’imposizione dei dazi da parte dell’amministrazione statunitense rappresenta un momento di crisi dei mercati globali e dichiarazione di guerra commerciale verso l’Unione Europea e il resto del mondo. La politica isolazionista statunitense, usata per fini di rinforzo della domanda interna e protezione delle imprese americane, ha portato non solo ad un aumento dei prezzi export prodotti dall’Ue verso gli US, ma ad un conseguente futuro aumento dei prezzi riguardanti la catena del valore utilizzata nella realizzazione dei beni. L’Unione Europea però, cerca nuovi partner commerciali e in data 4 aprile 2025 nella città di Samarcanda, in Uzbekistan, la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, insieme al presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, hanno incontrato i cinque presidenti delle repubbliche dell’Asia centrale: Kazakhstan, Repubblica del Kirghizistan, del Tagikistan, del Turkmenistan e dell'Uzbekistan.

Le materie trattate nel summit

Il vertice ha dato dei frutti negli ambiti della cooperazione internazionale e partenariato strategico tra i due continenti, dando il via ad una espansione di mercato e cooperazioni nelle relazioni. I temi discussi nel First Central Asia- European UnionInvesting in the future summit” riguardano le materie come cooperazione, clima, energia, sicurezza, digitalizzazione e turismo.

Il collegamento avverrà attraverso il corridoio di Trasporto Transcaspico con l’obiettivo di connessione e vicinanza di entrambe le regioni. L’Ue si impegnò nello stanziamento di 10 miliardi di euro nel 2024 confermando l’impegno, ove la presidente Ursula Von der Leyen ha rinnovato l’accordo preso e organizzando un ulteriore forum di investitori per gli investimenti privati per il corridoio. Anche la situazione delle materie critiche rare rappresenta un argomento molto caldo, il tema genererà molti investimenti e proposte che attireranno molti investitori privati e generando un valore aggiunto alla regione. La presidente ribadisce il suo intento di non voler “depredare” il territorio, ma di avviare una vera e propria crescita solidale tra Unione Europea e i paesi dell’Asia centrale.

Global Gateway e l’estensione all’Asia centrale

Il piano Global Gateway è una strategia dell’Unione Europea confermata nel G7 del giugno 2021, avviando partenariati strategici nel continente Africano per le infrastrutture, aiutando lo sviluppo dei settori: energia, digitalizzazione, istruzione, sanità, trasporti e ricerca. I sei principi su cui si basa passano dal sostegno di valori democratici all’aumentare gli investimenti nel settore privato fino all’utilizzo di energia pulita e sicura. La cifra dell’accordo stipula uno stanziamento di 12 miliardi di investimento nei sei settori. L’estensione dell’accordo passa fino all’Asia da parte dell’Europa, permettendo lo sviluppo di stati che non diventino solo dei partner commerciali, ma veri alleati. L’Asia centrale quindi, sviluppandosi potrà recitare non solo un ruolo commerciale, ma anche politico vicino al continente europeo nei nuovi scenari mondiali.

Opportunità delle imprese

La politica crea gli accordi, le imprese creano lavoro e valore aggiunto. La direzione intrapresa e la stretta del partneriato tra Ue-Asia e la maggior vicinanza dei due alleati, sulla base degli interessi in campo, diversificherà l’opportunità di un’acquisizione agevolata nelle materie critiche rare ed export. Nel caso italiano di poter colmare le perdite future del mercato statunitense date dai prodotti alimentari. L’apertura del partenariato strategico rappresenta per le imprese un nuovo mercato con cui avviare export di beni e soprattutto servizi, digitali, tecnologici ed energetici, ma anche alimentari o della moda. L’Europa sta dimostrando di impegnarsi attivamente nello sviluppo di stati in via di sviluppo, ma soprattutto costruendo relazioni con nuovi partner commerciali e opportunità per le imprese europee.

Patrick Chiavuzzo