Bentornati alla nostra rubrica sul turismo. Nell’incontro di oggi andremo a scopriremo insieme il mondo del design italiano e ancora più l’importanza di questo per il mondo del turismo. La Design Week, evento attesissimo per la città di Milano porta con sé, non solo promozione artistica ed artigianale del made in Italy, ma anche un notevole introito economico. Milano si conferma nuovamente la Capitale del design.
Come ogni anno, ad aprile, Milano diventa il palcoscenico dove il design esprime le sue più alte forme di innovazione, ricerca e arte, che fondendosi l’una con l’altra ne delineano l’identità territoriale.
Milano non è solo moda, ma anche Capitale del design.
L’evento, motore economico di rilievo, rappresenta uno degli appuntamenti annuali più importanti per la città, ma porta con sé anche effetti negativi, soprattutto per quanto riguarda gli affitti.
La questione del caro affitti, un tasto dolente per la città di Milano, durante le settimane di punta della capitale lombarda come le Fashion Week e la Design Week diventa ancora più dominante.
“Nella settimana del design, il canone medio per un’abitazione a Milano triplica quindi rispetto a una settimana senza eventi internazionali (+199%), passando da 1.530 euro a 4.570 euro”, spiegano gli esperti di Abitare Co secondo cui gli aumenti più significativi si registrano nei quartieri Garibaldi/Porta Volta (+256%) e Porta Romana (+219%). Rispetto all’anno scorso, i canoni sono aumentati in media del 6%, con variazioni differenti a seconda dei quartieri.
Brera raggiunge mediamente i 6.150 euro settimanali, con punte di quasi 6.900 euro nelle vie più prestigiose della città. Nel Quadrilatero della Moda, simbolo di lusso e prestigio, i canoni settimanali superano addirittura gli 8.000 euro.
La situazione non sembra essere differente per quanto riguarda i prezzi degli Hotel, che risentono della stessa inflazione.
Non solo, la Design Week influisce anche su un’usanza particolare, ma in voga negli ultimi anni, che vede gli stessi residenti di Milano a subaffittare le proprie case (gonfiate di prezzo) spostandosi momentaneamente nell’hinterland.
Il Comune di Milano afferma che l’edizione 2025 segna un nuovo record, infatti sono previsti più di 1.650 (20,5 % in più dello scorso anno) eventi e iniziative negli spazi pubblici, nei punti vendita e negli showroom delle storiche zone del design, nei palazzi storici, nei musei, nei teatri e negli spazi ex industriali, anche nei quartieri più lontani dal centro.
La Milano Design Week 2024 ha registrato numeri record con oltre 360 mila visitatori al Salone del Mobile (+17% rispetto all’anno precedente) e ben 1.125 eventi diffusi in città per il Fuorisalone, con un indotto economico di quasi 275 milioni di euro (+20% sul 2023). Secondo il report THE NEXT, realizzato da Global Blue e Lybra Tech, tra gennaio e marzo le ricerche di soggiorno in città sono aumentate del +10% rispetto all’anno precedente. Il turista tipo è statunitense, in coppia e con una permanenza media di due notti, dati che confermano il forte appeal del capoluogo lombardo per i viaggiatori d’oltreoceano.
L’evento meneghino delinea l’ identità della città lombarda e risulta essere un momento fondamentale per l’economia del territorio, oltre che un palcoscenico internazionale essenziale.
D’altra parte, sono necessarie delle politiche di controllo e gestione, che possano minimizzare l’effetto insostenibile dell’evento, che porta sempre più a una forte gentrificazione e che col tempo può inficiare negativamente anche sull’effetto economico positivo.