News | 10 marzo 2025, 09:00

Milano, moda e l’indotto di 185 milioni della fashion week 2025

Non si può parlare di Made in Italy senza fashion system, così come oggi la parola fashion non ha alcun senso senza Milano.

Milano, moda e l’indotto di 185 milioni della fashion week 2025

Il fascino intramontabile della moda italiana, l’eccellenza di un’industria che lustra l’unicità della tradizione, l'artigianato, la qualità e l’innovazione tecnologica dettando tendenza a livello mondiale dipinge come ogni anno di euforica magia la settimana della Milano Fashion Week autunno inverno 2025/2026, Women's Collection. 

Tenuta dal 25 febbraio fino al 3 marzo quest’anno ha totalizzato 153 appuntamenti; 56 sfilate fisiche, 6 digitali, 65 presentazioni, 4 private e 23 eventi, rappresentata dalle storiche Maison della Moda, con casa Gucci in apertura e Armani in chiusura che hanno racchiuso 7 giorni durante i quali si sono celebrati anche importanti anniversari, primo fra tutti i 100 anni di Fendi, ma anche i 60 anni di Kway, i 50 di Santoni e i 30 di Dsquared2, senza tralasciare il debutto dei new talents emergenti più in voga. Tutto all’insegna della mondanità, eccentricismo e stravaganza per chi la guarda dall’esterno, assumendo però ben altro significato per l’intera filiera, per l’Italia, e in specifico per l’economia meneghina. 

Ma tradotto in numeri quanto conta Milano per il fashion system? 
Tra le Big Four capitali del Fashion mondiale, insieme a Parigi, Londra e New York, Milano conta più di 11.000 aziende e produce il 15,6% del valore totale della moda in Italia, con oltre 28.000 imprese e un fatturato che supera i 26 miliardi di euro solo in regione Lombardia. 

 E l'indotto di questa Milano Fashion Week? 
Con 133.000 visitatori la Milano Fashion Week 2025, tra buyer, giornalisti e appassionati di moda ha avuto un impatto economico di circa 185 milioni di euro, con una crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente. I visitatori stranieri hanno speso circa 80,9 milioni di euro complessivi (+14,9% rispetto all’anno precedente), con una spesa pro capite di 1.671 euro, mentre gli italiani totalizzano un indotto di 103,8 milioni di euro, per una spessa indivuale di 1.618 euro. Nello specifico sono stati spesi tra pernottamento e ristorazione 72 milioni (39%), per lo shopping 85 milioni (46%) e trasporti 27,7 milioni di euro (15%), ammontando a una spesa pro-capite di 1.641 euro (+3,1% sul 2024). Quanto dichiara il Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in base ai dati della Questura, di Bankitalia e di Banca Ifis. 

Ma al di là del successo della MFW 2025, quali sono le sfide che la moda italiana si presta ad affrontare oggi? 
Si osserva tramite il documento di Strategie Settoriali e Impatto di Cdp che, nonostante il successo di eventi come questo e ciò che rappresenta a livello business e di prestigio, per Milano e il Fashion system, occorra una strategia alla moda italiana per reagire oggi alle nuove sfide provocate dal cambiamento geo-politico-economico globale: la sostenibilità, la transizione energetica, la digitalizzazione, l’utilizzo dell’AI, l’adattamento degli attuali modelli di business alle tematiche ESG cui acronimo sta per  Environmental (ambiente), Social (società) e Governance, la riluttanza al passaggio generazionale e tante altre... 

Nota 
L’industria Moda in Italia rappresenta il 5,5% del totale del PIL italiano, con un fatturato di 100 miliardi di euro esportando circa il 90% del fatturato del settore, è il secondo esportatore di moda e tessile-abbigliamento nel mondo, dopo la Cina, e il primo produttore mondiale di alta moda.        

Eradis Josende Oberto