Il recupero registrato dalle vendite nel mese di dicembre rappresenta un segnale positivo. È quanto affermato dall’ufficio studi di Confcommercio ai dati Istat sulle vendite al dettaglio, aggiornati alla fine del 2024.
Le cautele sull’interpretazione di questo rimbalzo dopo un bimestre difficile sono d’obbligo, atteso che la variazione tendenziale è molto esigua. D’altra parte, considerando le vendite a volume occorre precisare che, al netto delle naturali oscillazioni mensili, mentre il primo semestre del 2024 si è collocato al di sotto dei livelli di spesa del 2023 (-1,2%), il secondo semestre mostra una variazione tendenziale di +0,3%. Il processo di riallineamento dei consumi al favorevole andamento del reddito reale comincia a manifestarsi, sebbene con lentezza e troppo moderata intensità. Gli elementi puntuali di criticità riguardano alcuni segmenti di consumo come alimentari, abbigliamento e calzature, mobili. Da sottolineare anche il permanere di dinamiche negative degli acquisti presso le imprese di minori dimensioni.