News | 07 gennaio 2025, 16:06

500 milioni alle imprese per contratti di sviluppo in tecnologie strategiche

Le risorse saranno destinate a promuovere programmi di sviluppo o la fabbricazione di tecnologie previste dal Regolamento della Piattaforma di Tecnologie Strategiche per l'Europa

500 milioni alle imprese per contratti di sviluppo in tecnologie strategiche

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato il decreto che dispone l’assegnazione di circa 500 milioni di euro per promuovere la crescita sostenibile, la competitività, lo sviluppo e la fabbricazione delle cosiddette tecnologie critiche. Nello specifico, le risorse saranno destinate a promuovere programmi di sviluppo o la fabbricazione di quelle tecnologie come le tecnologie digitali e deep tech, biotecnologie, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, previste dal Regolamento della Piattaforma di Tecnologie Strategiche per l'Europa (STEP), realizzata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo.

Gli incentivi verranno dati alle imprese attraverso i Contratti di sviluppo e saranno destinati alla realizzazione di programmi che perseguiranno sia gli obiettivi generali del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività, sia quelli più specifici del Regolamento STEP, presentati esclusivamente da PMI ed anche per la realizzazione di programmi afferenti ai soli ambiti del Regolamento STEP, presentati da PMI e imprese di grandi dimensioni.

Le spese ammissibili sono quelle relative all'acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, necessarie alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni, come acquisto di suolo aziendale e sue sistemazioni; opere murarie e assimilate; infrastrutture specifiche aziendali; macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell'investimento complessivo ammissibile. Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al progetto d'investimento, nella misura massima del 4 per cento dell'importo complessivo ammissibile per ciascun progetto, fermo restando che la relativa intensità massima dell'aiuto è pari al 50. Inoltre, dovranno risultare conformi ai criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali europei applicabili al periodo di programmazione 2021 – 2027.

Per accedere agli incentivi dedicati, i progetti d’investimento produttivo o di ricerca e sviluppo dovranno:

• realizzarsi presso un’unità produttiva ubicata nelle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;

• garantire il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali;

• interessare i settori delle tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette; biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici;

• contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione nei settori di riferimento;

• prevedere significativi avanzamenti tecnologici e la produzione delle tecnologie su scala commerciale.

La misura sarà gestita, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, che svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni. Si attende a breve un provvedimento direttoriale dove saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande, dove verranno fornite ulteriori specificazioni anche in riferimento alle caratteristiche dei programmi di sviluppo e alle spese ammissibili.

Oltre alle nuove istanze, al bando potranno accedere anche le domande di Contratti di sviluppo già presentate il cui iter risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.

Daniela Pellegrino