Sostenibilità | 24 settembre 2024, 10:58

Summit Onu sul Futuro: ASviS, i documenti approvati sono un passo avanti sulla strada dello sviluppo sostenibile.

Summit Onu sul Futuro: ASviS, i documenti approvati sono un passo avanti sulla strada dello sviluppo sostenibile.

Enrico Giovannini: l’Italia deve dare attuazione al Patto del Futuro con politiche e investimenti adeguati, nella cui definizione occorre coinvolgere la società civile, in particolare i giovani.

L’approvazione del “Patto sul futuro”, della “Dichiarazione sulle future generazioni” e del “Global digital compact” avvenuta durante il Summit del Futuro dell’Onu in corso a New York è un passo importante, anche se non risolutivo, per affrontare le enormi sfide che il mondo ha davanti e per costruire uno sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista. Non a caso il Patto ribadisce l’impegno degli Stati membri, tra cui l’Italia, ad accelerare il cammino verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 che, nonostante le tante difficoltà, restano i punti di riferimento verso cui orientare ogni scelta politica, economica e sociale, a livello internazionale e nazionale.

“L’approvazione da parte dei Capi di Stato e di Governo del Patto del Futuro e delle dichiarazioni allegate può rappresentare l’occasione per rilanciare le istituzioni internazionali e il multilateralismo, ma la sua portata effettiva la vedremo nei prossimi Summit tematici del prossimo anno - afferma il direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini. – Stupisce l’assenza di attenzione della pubblica opinione italiana sui temi del Summit, dalla modifica della governance dell’Onu e delle altre istituzioni internazionali all’impegno per il cambiamento delle politiche a favore delle giovani e delle future generazioni, dalla definizione di una governance globale della rivoluzione digitale all’impegno per superare il PIL come indicatore di benessere.

Se il Governo italiano vuole essere coerente con gli impegni appena assunti, deve cambiare il proprio approccio su molte tematiche e iniziare finalmente a predisporre quel “Piano di accelerazione” per conseguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030 promesso un anno fa in occasione del Summit Onu sul tema.

Per essere coerente con il Patto, l’Italia deve compiere ora scelte coraggiose e lungimiranti, definendo politiche pubbliche nella direzione dello sviluppo sostenibile, sostenute da investimenti adeguati, da disegnare con il coinvolgimento della società civile, in particolare delle giovani generazioni. Solo così sarà possibile costruire un presente e un futuro più sostenibile e più giusto, coerentemente con quanto prevede la recente riforma della Costituzione italiana”.