Una rivoluzione silenziosa quella dei sempre più numerosi liceali che, avvicinandosi al fatidico esame di maturità, utilizzano i social e internet, non solo per scambiare comunicazioni e condividere timori, ma anche per cercare un supporto allo studio, quello che riescono a trovare sempre meno nei professori a scuola.
A registrare questo cambio di orientamento nell’affrontare la maturità è ‘Maturansia’, la piattaforma educativa, nata nel 2018 come pagina di meme su Instagram, e diventata negli anni una community social, punto di riferimento della Generazione Z e di tutti coloro che si devono preparare per gli esami di stato.
Utilizzando soprattutto l’ironia, aiuta gli studenti italiani a smorzare l’angoscia dell’esame, veicolando contenuti efficaci a supporto dello studio in chiave divertente e in forma di quiz. Il risultato finora risulta vincente, “soprattutto come antidoto all’ansia, acerrima avversaria di ogni studente”, spiega il founder della piattaforma, Claudio Fioretti.
Per comprendere lo stato d’animo dei diplomandi e orientarli al meglio, ‘Maturansia’ ha realizzato un sondaggio tra i suoi follower e futuri diplomati: studenti di liceo, di istituto tecnico e di scuola professionale.
Notte prima degli esami….cresce l’ansia
Purtroppo, un dato che accomuna tutti gli studenti è lo stato d’agitazione: infatti, il 92,6% dei ragazzi ammette di sentirsi preoccupato quando pensa alla maturità, con appena il 7,4% che resiste all’emozione. Un dato ancor più grave è quello che riguarda gli attacchi di panico, di cui soffre il 36,3% al pensiero di dover sostenere gli esami di Stato.
A destare maggior preoccupazione è il colloquio orale, a causa del rapporto diretto tra maturando e commissione d’esame: il 55,6% teme principalmente quel momento, contro l’8,5% che si dice più spaventato dalla prima prova, cioè lo scritto d’italiano. Infine, il 35,9% ha più timore al pensiero della seconda prova.
Bocciata la preparazione fornita a scuola, meglio i social
Il sondaggio di Maturansia, poi, si sofferma sul giudizio della community riguardo la preparazione fornita dalla scuola, sulla quale si è chiesto di esprimere un giudizio da 1 a 10. Soltanto lo 0,2% del campione dà il massimo del voto ai professori, mentre il 7,8% dà 1 e il 9,6% un 3: la percentuale più alta, il 15,7% boccia la preparazione scolastica con un 5.
Interessante, inoltre, il confronto tra scuola e social: dovendo valutare l’aiuto che i social offrono per la preparazione, in rapporto a quella offerta dalla scuola, il 19,3% degli intervistati dà un 7 e il 15,9% addirittura un bell’otto, con i social che dunque stravincono la competizione con le aule tradizionali. Appena il 3,4% del campione dà 1 ai contenuti scolastici offerti dai social.
Infine, visto che i prossimi maturandi saranno gli ultimi ad aver affrontato in pieno il periodo della pandemia, l’ultima domanda riguarda gli anni appena trascorsi, caratterizzati da Covid e DAD: il 71,3% del campione sostiene di avere più ansia del previsto e di sentirsi impreparato proprio a causa dello stravolgimento dei metodi didattici dovuto alla pandemia.
(Fonte Rainews24)