Testo Daniela Pellegrino
Da diversi giorni è online il bando pubblico "Imprese borghi", un incentivo promosso dal Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione europea con i fondi del Next Generation EU, volto a sostenere il rilancio delle attività commerciali e produttive dei piccoli centri a rischio desertificazione e abbandono.
L’incentivo è finalizzato, nello specifico, a favorire il recupero del tessuto economico-produttivo dei 294 borghi storici e comuni già assegnatari delle risorse di cui al precedente Avviso pubblico per la presentazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale: Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.
La dotazione finanziaria iniziale è di 188 milioni di euro, al sostegno di micro, piccole e medie imprese interessate a promuovere, in modo innovativo, la riqualificazione dei piccoli comuni e borghi attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale che per lo sviluppo del turismo.
Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da realizzare nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, progetti volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi, le tecniche del territorio in modo innovativo, attraverso la sostenibilità ambientale con progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.
Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro - considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante - da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025. Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto, per un importo massimo pari a 75.000 euro, nella misura massima del 90% dei programmi di spesa ammissibili, elevabile al 100% per imprese da costituirsi o con una prevalente titolarità di giovani e/o di donne. La misura si rivolge a soggetti già costituiti o da costituire nelle forme di ditte individuali, società cooperative, micro, piccole e medie imprese, enti del terzo settore, organizzazioni profit e no profit e persone fisiche.
Le domande possono essere presentate online fino al prossimo 29 settembre sul sito di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, che gestisce il bando.
