La proposta, promossa dalla piattaforma di associazioni #Città30subito, di cui fa parte anche l’ASviS, è stata depositata da un gruppo trasversale di parlamentari. Urgente azzerare le vittime su strada, in Italia un morto ogni tre ore. 26/7/23
“La proposta di città30 non è solo il modo più efficace di ridurre i morti in strada, ma anche una straordinaria occasione di rigenerazione urbana”. Con queste parole le associazioni promotrici della campagna #Città30subito (Legambiente, Federazione italiana ambiente e bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto club, Amodo, Clean cities campaign, Fondazione Michele Scarponi e l’ASviS) hanno accolto la presentazione in Parlamento presso la Camera dei deputati della proposta di legge “Norme per lo sviluppo delle città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati”, avvenuta il 26 luglio. Il testo, elaborato sulla base di un disegno di legge promosso dalla piattaforma di associazioni e curato da Andrea Colombo (esperto legale), è stato depositato da un gruppo trasversale di parlamentari, composto da esponenti del Partito democratico, di Alleanza Verdi-Sinistra e di Azione-Italia viva. Il primo firmatario del testo è stato Roberto Morassut (Pd). La presentazione della proposta di legge si iscrive come nuova tappa del percorso iniziato un anno fa con la pubblicazione del Manifesto per Città30.
Se verrà adottata, la legge prevede una riduzione diffusa della velocità dei veicoli a motore nelle nostre città, abolendo il limite di velocità generale a 50 km/h nei centri urbani per abbassarlo a 30 km/h. Il limite a 50 km/h rimarrebbe soltanto per le vie a scorrimento veloce dove sono presenti almeno due corsie per senso di marcia.
Ma la proposta indica anche risorse, strumenti e semplificazioni per adeguare le norme sulla viabilità e sull’infrastruttura stradale alla moderazione del traffico e della velocità, al rafforzamento dei controlli, all’aumento del rispetto delle regole di comportamento sulla strada e alla diffusione di campagne di educazione, informazione e comunicazione rivolte alla cittadinanza e a tutti gli utenti. Non solo un abbassamento del limite di velocità, dunque, ma un ridisegno delle strade urbane, con maggiori controlli ed educazione.
Fonte Asvis