Si è tenuta a Roma, nelle storiche scuderie di Palazzo Altieri, l’Assemblea Pubblica di Federvini, la Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e Affini, uno dei comparti più virtuosi del nostro Made in Italy.
Ad aprire l’Assemblea è stata la Presidente della Federazione, Micaela Pallini, che con orgoglio ha presentato i rilevanti dati di un comparto in costante crescita che vale oltre 20 miliardi di euro di fatturato, che rappresenta il 21% dell’export complessivo agroalimentare nazionale e che conta 30 mila addetti e 2.600 imprese.
Negli ultimi anni, in particolare, le cifre del successo dell’export dei prodotti dei tre settori principali della Federazione, quello dei Vini con 8 miliardi di euro, quello degli Spiriti con 1,7 miliardi e quello degli Aceti, con un aumento delle esportazioni del 15%, fanno ben comprendere quanto il valore economico e culturale di questi settori, costituisca un’importante risorsa per il nostro Paese.
Oltre alla soddisfazione per i numeri raggiunti, al centro dei lavori dell’Assemblea ci sono state alcune questioni, soprattutto sul fronte europeo, che, per le possibili conseguenze economiche sulle filiere produttive, preoccupano non poco il comparto. In primo luogo, la normativa irlandese approvata da pochi giorni che introdurrà i cosiddetti “health warning” sulle etichette delle bevande alcoliche per avvertire il consumatore dei rischi legati al consumo di alcol, una normativa che non distingue tra consumo moderato e abuso, e, in secondo luogo, in una prospettiva più ampia, anche le nuove regole, provenienti da Bruxelles, sugli imballaggi che privilegiano il riuso al riciclo e puntano alla standardizzazione del packaging, mettendo in difficoltà le imprese del settore per le quali gli imballaggi sono spesso un’importante leva di marketing e di riconoscibilità presso il consumatore.
Su questi temi, sembra che Federvini, abbia intenzione di portare avanti le proprie battaglie, sostenendo l’importanza di un’informazione corretta, di un approccio responsabile e moderato all’uso delle bevande alcoliche, basato sull’educazione alimentare, su un modello di vita fautore, insieme alla dieta mediterranea, anche di uno stile mediterraneo basato sulla conoscenza, sulla consapevolezza.
A tal fine ha predisposto la pubblicazione della prima edizione delle “Linee Guida di Autoregolamentazione nella Comunicazione Commerciale e promozionale di bevande alcoliche”, destinato a tutti gli operatori del settore, che rappresenta la sintesi di quei principi e valori di un modello di consumo moderato e responsabile.
Dalla sua parte, ha raccolto l’appoggio del governo, che, tramite il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenuto all'Assemblea, ha espresso il massimo sostegno a questo settore di eccellenza in difesa delle imprese e delle produzioni italiane.