Confagricoltura annuncia che presenterà un esposto alla Commissione europea per ribadire l’incompatibilità con le regole UE della legge irlandese relativa all’inserimento di “Health Warning” sulle etichette dei vini e delle bevande alcoliche.
Nell’ambito della procedura già svolta in ambito UE – ricorda Confagricoltura – la Commissione non ha sollevato obiezioni a proposito della decisione dell’Irlanda che, se attuata, determinerebbe un pericoloso precedente per il regolare funzionamento del mercato unico.
La questione – aggiunge la Confederazione - sarà all'ordine del giorno della prossima riunione del Comitato Barriere Commerciali del WTO, il 21 giugno. In quella sede la Commissione, in quanto titolare della competenza esclusiva in materia commerciale, sarà chiamata a motivare la presunta conformità del provvedimento di Dublino con le regole del mercato unico e della libera concorrenza.
Alcuni Paesi aderenti al WTO, tra cui Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, hanno sollevato formali obiezioni nei confronti della normativa irlandese.
“I dubbi sollevati dall'Italia e dal mondo produttivo hanno dunque trovato accoglienza in seno al WTO - conclude il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Occorre evitare che si applichino in maniera ampia e generalizzata strategie nate per contrastare l’abuso di alcol penalizzando ingiustamente prodotti come il vino e ambiti dove tali criticità non sussistono. La Commissione UE dovrebbe semmai riportare il dibattito nella direzione del contrasto all’abuso di alcolici e a favore dell’educazione e della corretta informazione per il consumatore”.